VELLUTATA DI SEDANO RAPA E CASTAGNE

 

100 g di castagne secche, lasciate in ammollo in acqua filtrata per 20 minuti
1 sedano rapa medio, pelato e tagliato a pezzetti
6 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
Sale fine dell’Himalaya, quanto basta

400 ml di acqua filtrata o di acqua di cottura del sedano rapa, se avanzata
400 ml di latte d’avena al naturale e senza zucchero aggiunto
pepe nero macinato fresco, quanto basta
olio di nocciole, a piacere
foglie di prezzemolo fresco, a piacere

 

 

Fate bollire le castagne in acqua filtrata e leggermente salata fino a quando saranno tenere (occorreranno non meno di 30 minuti). Appena pronte, sciacquate le castagne sotto acqua corrente fredda ed eliminate eventuali residui di pellicine. Nel frattempo, sistemate il sedano rapa in un cestello per la cottura a vapore che avrete appoggiato all’interno di una pentola. Riempite la pentola di acqua, anche questa preferibilmente filtrata, fino ad arrivare alla base del cestello. Salate e portate a bollore poi abbassate la fiamma, coprite e cuocete per circa 15 minuti o fino a quando il sedano rapa sarà morbido. Togliete dal fuoco e trasferite il sedano rapa nel recipiente di un mixer, aggiungete le castagne, l’olio d’oliva, il sale dell’Himalaya, l’acqua e il latte d’avena e frullate fino ad ottenere una crema perfettamente liscia. Potete aumentare le dosi di acqua o latte per una vellutata più liquida (ovviamente l’impiego di più latte contribuirà a ottenere una consistenza leggermente più ricca rispetto all’uso di sola acqua). Riscaldate se necessario la vellutata e versatela nelle singole ciotole o piatti da portata e completate con il pepe, l’olio di nocciole e il prezzemolo prima di servire.

vellutata
CARPACCIO DI SALMONE MARINATO E PISTACCHI

 

 

Carpaccio di salmone fresco
Olio extravergine

Sale rosa dell' Himalaya
pepe in grani
bacche di cardamomo
1 pompelmo rosa
1 limone 
Pistacchi di Bronte frantumati

 

In un piatto capiente mettere il carpaccio di salmone, spremere il limone e il pompelmo e versarli sul salmone,
condire con sale dell'Himalaya e un filo d'olio.
In un mortaio pestare i semi di cardamomo e il pepe nero. Metterlo sul salmone.
Coprire e porre in frigo a marinare x qualche ora.

Trascorsa l'ora, in piatti individuali  sistemare il salmone sgocciolato e privo delle spezie.

Spremere insieme le metà del limone e del pompelmo rimasti, versare 2 cucchiaiate sul salmone, x ogni piatto, Una macinata di sale rosa, un filo d'olio e x ultimo i pistacchi frantumati
.

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SPIGOLA ALLO ZENZERO CON SALSA AL MELOGRANO E SALE DELL'HIMALAYA

 

 

 

 2 spigole medie
1 radice di zenzero
50 ml di latte di soia
1 melograno
1/2 limone non trattato 
150 ml di olio di semi di girasole
2 cucchiai di sale rosa dell'Himalaya
pepe  misto in grani q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.


 

Sgranate il melograno eliminando tutte le pellicine gialle eventualmente residue vicino ai chicchi, selezionatene alcuni e teneteli da parte per la decorazione del piatto.
Con i chicchi rimanenti ottenete un succo e filtratelo eliminando tutti i semini.
Lavate accuratamente il mezzo limone, prelevate con l'apposito scavino le scorze, mettetele via e spremete filtrando il succo.
Unite 2 cucchiai di succo di limone con 2 cucchiai di succo di melograno, aggiungete il latte di soia, un po' si sale rosa dell'Himalaya macinato e l'olio di semi. Con un frullatore ad immersione, frullate energicamente per qualche minuto finché non otterrete la
consistenza desiderata. Se volete che la salsa sia più cremosa, aggiungete dell'altro olio di semi  poco alla volta. Completate con le scorze di limone.
Prendete le spigole, lavatele e pulitele accuratamente, ricavandone 4 filetti.
Ricoprite una piastra da fornelli con della carta forno e adagiatevi sopra le spigole, dal lato della pelle, lasciate cuocere per 10-15  minuti senza mai girarle, completate con un po' di zenzero grattugiato, un po' di sale rosa e pepe tritati ed un filo di olio d'oliva a crudo.
Decorate con i chicchi di melograno.

 

pesce allo zenzero
PESCE SPADA ALLA VANIGLIA E SALE DELL'HIMALAYA

 

 

 

 

 

2 Fette di Pesce spada 
1 baccello di vaniglia
4 carote
50 ml di cachaca

100 ml olio
sale rosa 
2 cucchiai di pinoli

Preparate la marinata: incidete la stecca si vaniglia e grattate i semini in un recipiente, unite olio e cachaça e mescolate. Marinate il pesce spada per almeno 30 minuti. Pulite le carote e tagliatele a julienne, ungete una padella antiaderente e saltate le carote e i pinoli a fuoco vivace girando spesso, devono rimanere al dente. Tenetele in caldo. Cuocete il pesce spada in una padella dopo averlo sgocciolato dalla marinata. Servite il pesce con le carote e ultimate con una grattata di Sale Rosa dell'Himalaya.

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SGOMBRI AL SALE DELL'HIMALAYA

 

 

4 sgombri di circa gr. 300 l'uno

1 kg. di sale rosa dell'Himalaya granulato

1 albume

Pepe bianco

Sale fine dell'Himalaya

 

Salate e pepate l'interno dei pesci ben puliti. Mescolate il sale granulato dell'Himalaya con l'albume.

Trasferite i pesci già eviscerati e puliti su una placca da forno foderata di carta oleata e copriteli di sale.

Cuoceteli in forno preriscaldato a 200° per 20 minuti.  

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FILETTO DI VITELLO AL SALE DELL'HIMALAYA

 

 

 

 

 

 

4 belle fette di filetto di ottima qualità, tagliate spesse un dito.

Sale rosa dell’Himalaya,

Olio extravergine di oliva q.b.

Aceto balsamico q.b.

 

 

Ricoprite il fondo di una padella antiaderente con un abbondante strato di sale grosso dell’Himalaya.

Scaldate a fuoco vivo affinchè il sale si scaldi e cristallizzi bene.

Quando sentirete il sale scoppiettare, adagiatevi i filetti e lasciateveli cuocere a fuoco vivace, senza bucarli con forchette o altro per un cinque minuti per parte per una cottura media.

Il letto di sale non farà attaccare i filetti alla padella, rendendo così inutile ogni aggiunta di grassi che appesantiscono la preparazione e coprono il sapore della carne.

Ripulite la carne dal sale che vi fosse rimasto attaccato e servitela, così com’è: ogni commensale provvederà a condirla a suo piacimento con un filo di olio a crudo e\o di aceto balsamico.

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TORTINE DI CIOCCOLATO, AMARANTO E CONFETTURA DI MORE

 

 

 

 

 

100 g di cioccolato  fondente al 70%, spezzettato
400 g di amaranto già cotto
80 g di farina di grano tenero tipo 0
qualche pizzico di sale dell’Himalaya
85 g di succo d’agave
50 ml di olio extravergine di oliva
3 cucchiai abbondanti di confettura di more senza zucchero aggiunto

zucchero di canna a velo

 

Riscaldate il forno a 180° C. Fate sciogliere il cioccolato a bagno maria e quando sarà a completamente liscio aggiungete l’amaranto poco per volta, mescolando bene. Unite anche la farina e il sale dell'Himalaya e ammorbidite l’ impasto con il succo d’agave, l’olio e la confettura. Mescolate bene fino a raggiungere una consistenza compatta ed elastica. Trasferite il composto in singole formine o stampini e fate cuocere nel forno già caldo per 20-25 minuti. Le tortine si manterranno piuttosto umide. Fate raffreddare leggermente e servite le tortine tiepide, sformate o direttamente nei loro stampi, completando con una spolverata di zucchero a velo. Sono comunque ottime anche fredde.

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QUADROTTI AL CACAO RICOPERTI DI GANACHE AL SALE DELL'HIMALAYA

 

 

Per i quadrotti di torta

200 g di farina tipo 0
80 g di farina integrale di grano tenero
120 g di farina di mandorle
40 g di cacao amaro in polvere, setacciato
50 g di zucchero muscovado
mezzo cucchiaino di vaniglia in polvere
2 cucchiaini di cremor tartaro
un cucchiaio di amido di mais
un pizzico di sale dell'Himalaya
180 g di malto d’orzo
100 ml d’olio extravergine d’oliva
200 ml di latte di mandorle al naturale e senza zucchero aggiunto
100 ml di panna di mandorle (o altra panna vegetale ma senza OGM)

 

Per la salsa

300 ml di latte di mandorle al naturale e senza zucchero aggiunto
4 cucchiai di malto di riso
2 cucchiaini di succo di zenzero
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
1 cucchiaino di zenzero essiccato in polvere
un pizzico di sale dell'Himalaya
3 cucchiai di cacao amaro in polvere, setacciato
mezzo cucchiaino di amido di mais, sciolto in un cucchiaio di acqua fredda filtrata

 

Per la ganache al cioccolato

150 g di cioccolato fondente al 70% cacao, spezzettato
200 g di malto di riso
50 ml di panna di mandorle (o altra panna vegetale ma senza OGM)
mezzo cucchiaino di sale rosa fine dell’Himalaya

Per finire

zenzero candito (con solo zucchero integrale), a piacere
scaglie di cioccolato fondente, a piacere

 

 

Riscaldate il forno a 180° ; oliate e infarinate una teglia in acciaio, quadrata (di 20 cm), oppure rivestitela con un foglio di carta da forno. In una ciotola, mescolate bene la farina tipo 0, quella integrale, quella di mandorle, il cacao in polvere, il muscovado, la vaniglia in polvere, il cremor tartaro, l’amido di mais e il sale dell'Himalaya. Versate il malto, l’olio, il latte di mandorle e la panna di mandorle in un’altra ciotola e amalgamate bene il tutto. Aggiungete gli ingredienti liquidi alle farine e lavorate fino a quando il composto sarà liscio. Versate nella tortiera e infornate per circa 40 minuti, controllando che la torta sia cotta ma ancora leggermente umida all’interno (usate uno stecchino o la punta di un coltello per verificare lo stato della cottura). Togliete dal forno e fate raffreddare la torta prima di sformarla.

Per fare la salsa al cioccolato, versate il latte di mandorle, il malto di riso, il succo di zenzero, l’estratto di vaniglia, lo zenzero in polvere e il sale dell'Himalaya in una pentola dal fondo spesso e fate cuocere a fuoco moderato. Aggiungete il cacao, mescolando. Cuocete per ancora 2-3 minuti poi unite l’amido sciolto nell’acqua e lasciate cuocere, continuando a mescolare, per un altro minuto circa, o fino a quando la salsa si sarà leggermente addensata (la consistenza dovrebbe essere quella di una cioccolata in tazza abbastanza liquida). Togliete dal fuoco e fate raffreddare per qualche minuto ma non troppo, perchè la salsa tenderà a rapprendersi ulteriormente.

Appena la torta si sarà raffreddata, sformatela e tagliatela a quadrotti. Praticate alcuni fori direttamente sui quadrotti, con uno stecchino o una forchetta. Versate la salsa al cioccolato sui quadrotti cercando di farla penetrare dentro ai fori, poco alla volta, in modo che venga assorbita. Mettete da parte per un pò per fare raffreddare ulteriormente. Nel frattempo, preparate la ganache in una pentola dal fondo spesso, sciogliendo il cioccolato a fuoco lento con il malto di riso, la panna di mandorle e il sale dell’Himalaya, mescolando di continuo. Togliete dal fuoco appena il cioccolato si sarà completamente sciolto e amalgamato al resto degli ingredienti. Fate raffreddare per un pò poi versate la copertura sui singoli quadrotti. Completate con lo zenzero, magari spezzettato, e le scaglie di cioccolato. Servite ancora tiepidi, con la ganache ancora morbida, oppure freddi, ugualmente ottimi con la copertura ormai rappresa.

FILETTO AL PEPE ROSA SU PIASTRA DI SALE

 

 

 

 

 

 

Un buon pasto con la cottura su piastra di sale dell’ Himalaya  può rivelarsi, oltre che sano, anche un’esperienza

divertente e un momento da condividere con amici e parenti!

Raccomandiamo di scegliere questo piatto se non si è di fretta, se si ha intenzione di rilassarsi e di prendersela

on comodo, ‘giocando’ a cucinare e assaporando le fragranze di quanto cotto sulla piastra.

 

 

 

 

800 gr. di filetto di Manzo

salvia, timo, bacche di pepe rosa,rosmarino

olio extra vergine di oliva

Piastra di sale himalaya

 

PREPARAZIONE

Procuratevi un ottimo filetto.Tritate molto finemente alcune foglie di salvia, due rametti di rosmarino, foglie di timo e bacche di pepe rosa. Miscelate tutte le vostre spezie  con 2 cucchiai di oilo extravergine di oliva. Passate il vostro filetto nel trito aromatico. Dovrà essere completamente avvolto dalle erbe. Lasciate riposare la carne.

Scaldate la piastra di sale e ungetela con l’intingolo che avete preparato. Adagiatevi i vostri filetti e cuoceteli fino a cottura desiderata avendo cura di girarle con continuità.

Caratteristica della piastra di sale è la capacità di distribuire il calore in maniera uniforme e di mantenerlo per diverso tempo anche una volta che viene allontanata dal fuoco. Inoltre il sale dell’himalaya rimuove le impurità presenti nella carne, i liquidi in eccesso e dona alla carne un sapore “particolare”, unico.

E’ possibile inoltre mantenere la temperatura con pochissimo calore.

Grazie alle proprietà della materia prima, la piastra  ha una naturale capacità resistiva mantenendo le proprie proprietà nei continui utilizzi.

A fine utilizzo pulirla utilizzando una spugnetta inumidita e del bicarbonato.

 

       Salute e benessere dall'Himalaya    

 

       Salute e benessere dall'Himalaya